Anche Tommie Smith al Meeting 2013 per ricordare Pietro Mennea

Come Alberto Juantorena, anche il mitico Tommie Smith ha un volo prenotato per l’Italia per dare lustro all’edizione numero 43 del Meeting di Rieti. Una nuova prestigiosa presenza, arriverà a commemorare la figura di Pietro Mennea, che proprio a Smith tolse, correndo in 19”72, il record del mondo dei 200 metri, 11 anni dopo l’abbattimento del muro dei 20 secondi (19”83) nella finale olimpica dei 200 metri di Città del Messico 1968.

Non serve una particolare cultura sportiva per riconoscere l’immagine di quel podio: Smith, con John Carlos, ascolta l’inno americano scalzo, a testa bassa, sollevando il pugno con un guanto nero, nella più clamorosa protesta nella storia delle Olimpiadi, dettata dal Progetto olimpico per i diritti umani, a pochi mesi dagli assassinii di Martin Luther King e Bob Kennedy.

Tra lui e Mennea, ai 2200 metri di Città del Messico, è avvenuto un passaggio di testimone ricco di significati. Qualcosa che va al di là della pista di atletica e che ha più a che fare con il coraggio. La durata dei loro primati, che insieme abbracciano quasi 28 anni, dal ’68 al ’96, testimonia il valore delle imprese.

Il Meeting farà incontrare Smith e i suoi 69 anni, con il ricordo di Mennea, che anche a Rieti andò velocissimo, partecipando ben undici volte al Meeting tra il 1972 e il 1988, vestendo la maglia arancione dell’Alco, tra il 1974 e il 1976, e conquistando una Coppa Campioni.

«Mi è capitato altre volte di invitare Tommie Smith per presenziare degli eventi – ricorda il direttore del Meeting Sandro Giovannelli ma stavolta la sua partecipazione ha un valore particolare. Arriverà a Rieti il 6 settembre insieme a sua moglie, ma il mio invito è partito già nel mese di marzo. Tommie mi ha confermato che in molti l’hanno contattato per ricordare Pietro Mennea. In virtù della nostra amicizia ha accettato l’invito e sarà nostro ospite, insieme ad altri grandi atleti. Sono molti gli episodi che mi legano a lui – aggiunge Giovannelli – dopo i Giochi Olimpici di Mosca, ad esempio, eravamo insieme il 2 ottobre 1980 a Las Vegas, nel parcheggio del Caesar Palace, quando Muhammad Ali tornò a sorpresa sul ring dopo il ritiro e combatté per il titolo dei massimi WBC con Larry Holmes».