Terremoto 2016

Amatrice, inaugurato il Centro Anziani in memoria di Rocco Gagliardi

La struttura, dedicata all’Assistente Capo della Polizia di Stato rimasto vittima del terremoto del 2016, è stato donato dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato in collaborazione con l’amministrazione comunale e la solidarietà di diverse associazioni presenti in tutto il territorio nazionale

Inaugurato nella mattina del 9 gennaio il Centro Anziani di Amatrice “Rocco Gagliardi”. La struttura, dedicata all’Assistente Capo della Polizia di Stato rimasto vittima del terremoto del 2016, è stato donato dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato in collaborazione con l’amministrazione comunale e la solidarietà di diverse associazioni presenti in tutto il territorio nazionale.

In memoria di Rocco e di tutte le vittime del terremoto, il vescovo Domenico ha aperto il momento dedicato alla benedizione dello stabile e della targa commemorativa, sottolineando come, da adesso, le persone anziane abbiano uno spazio adeguato alle loro esigenze. «Attraverso questa costruzione – ha concluso – oggi passiamo dalle parole ai fatti e preghiamo affinché questo buon esempio possa diffondersi sempre più nel nostro territorio».

Di seguito, il taglio ufficiale del nastro e il primo ingresso nella struttura, dove ha preso vita una serie di interventi. Il primo a proferire è stato il presidente nazionale dell’ANPS, Michele Paternoster. «Siamo molto felici per questa giornata, ci fa onore e piacere che la Polizia di Stato apra il Centro per Anziani di Amatrice. Ricordo che, dopo la prima scossa, abbiamo fatto fatica a fermare i nostri volontari, segnale di una forte vicinanza alla popolazione».

Dopo aver illustrato i criteri antisismici con cui è stato realizzato lo stabile, il presidente si è soffermato sulla figura di Rocco Gagliani. «Il fatto che il Centro abbia un nome e un cognome è un elemento indispensabile per la memoria che ci spinge verso un futuro più consapevole».

«Rocco aveva costruito ad Amatrice la sua famiglia ed era una persona socievole, dai modi gentili e pacati» ha proseguito il sindaco Antonio Fontanella ricordando anche tutta la solidarietà ricevuta in questi 3 anni, considerata come «un fattore fondamentale per costruire la convivenza civile e cementare le comunità».

Infine, la parola è passata al capo della polizia di stato Franco Gabrielli, che, in primo luogo, ha ringraziato le due figlie di Rocco Gagliani, Giovanna ed Elisabetta, ricordando come il loro papà fosse un esponente di un corpo che «intercetta i bisogni e le sofferenze della comunità e se ne fa interprete. Chi veste una divisa – ha proseguito – lo fa non solo per il tempo del contributo mensile ma per il senso di appartenenza, perché crede a determinati valori e al rispetto della legalità».

Gabrielli si è poi soffermato su una parola chiave: cura. «In questo Paese ci sono molte “Amatrici”, data la ciclicità di tragedie, ma ogni volta non si riesce a fare tesoro e si ricomincia da capo. Bisogna preparasi, mettere in sicurezza prima che avvengano le disgrazie e avere cura delle cose. La differenza – ha terminato – non viene fatta dalla qualifica o grado che rappresenta una persona ma da quello di cui uno si fa portatore, del senso che si attribuisce all’operato».

La cerimonia è terminata con uno scambio di doni. Il sindaco Fontanella ha omaggiato il capo della polizia con una tela raffigurante la città di Amatrice nel suo antico splendore. Claudio Savarese, vice presidente nazionale dell’ANPS, ha invece donato alla struttura un defibrillatore.

Infine, la signora Cesarina Cecchini ha consegnato alle figlie di Rocco Gagliardi un album fotografico con alcune immagini-ricordo.