Amatrice in tv su Linea Verde Orizzonti

Dopo i programmi Tv “Easy Driver” (Rai Uno), Apprescindere (Rai Tre) e Conosco un postcino (SKY), Domenica 22 gennaio 2012 alle ore 10.00 su Rai Uno, la Città dell’Amatrice torna protagonista sul piccolo schermo all’interno della rubrica “Orizzonti – Linea Verde”, anteprima della storica trasmissione Linea Verde.

Il magazine che sta raccogliendo sempre più ascoltatori, si presenta con una conduzione tutta al femminile con Chiara Giallonardo e Laura Fadda pronte a guidarci ogni settimana alla scoperta dei borghi più belli d’Italia, delle loro tradizioni, dell’artigianato, dell’arte e dei percorsi turistici, visitando per intero da nord a sud tutte le regioni d’Italia.

Domenica 22 ad andare in scena sulla rete ammiraglia Rai dalle 10:00 alle 10:30, sarà appunto la Città dell’Amatrice pronta a mettere in mostra la sua cultura fatta di folclore, arte, storia e gastronomia, occasione ghiotta per una vetrina di sicuro interesse e richiamo turistico, che dimostra l’attenzione sempre maggiore dei media verso la cittadina della Laga pronta negli ultimi tempi ha rilanciare il suo blasone non solo con la celeberrima salsa all’Amatriciana, ma soprattutto con le diverse iniziative che hanno reso Amatrice ancora più attraente, come ad esempio l’apertura del Parco in Miniatura (27.000 visite in 18 mesi) e della Pista di pattnaggio su Ghiaccio, senza dimenticare il notevole impegno nel settore ambientale e del rispermio energetico riconosciuto in tutta Italia con due premi a tema.

Non resta quindi che sintonizzarci su Rai Uno alle ore 10.00 di Domenica 22 Gennaio.

One thought on “Amatrice in tv su Linea Verde Orizzonti”

  1. maria laura petrongari

    Ho visto la trasmissione .Molto bella.Mi ha colpito l’intervista lì ad Amatrice ad un anziano artista artigiano del legno.Non ricordo il nome.Diceva di non trovare nessuno ma proprio nessuno disposto ad imparare da lui il suo prezioso lavoro.Poi parliamo di mestieri che non si trovano e di carenza di bravi maestri. Sarebbe interessante ripescare quella intervista e invitare il bravissimo artigiano autore di opere pregevoli a raccontare a Frontiera la sua esperienza di vita lavorativa.Si potrebbe interessare un ente istituzionale o sollecitare qualche associazione ad hoc perchè possa avviare un percorso formativo per giovani avvalendosi del nostro conterraneo finchè…. c’è tempo. Non perdere la memoria e attualizzare il nostro patrimonio territoriale. Grazie

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