Ad Amatrice l’elemosiniere del Papa: Il vescovo: «Ringraziamo il Papa e lo aspettiamo»

«Facciamoci forti, dovete starci vicini in questo frangente. Dobbiamo ricostruire». È stato il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, a parlare per primo alla conclusione delle esequie per i caduti nel sisma dello scorso 24 agosto. «Questa gente è morta perché amava questa terra e noi vogliamo restare qui». Ha aggiunto subito dopo il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Frasi accolte da un forte applauso da parte della folla presente alle esequie. Il sindaco ha quindi abbracciato forte e a lungo il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili.

«Disertare questi luoghi sarebbe ucciderli una seconda volta» aveva detto il vescovo nell’intensa omelia. Poi ha citato alcuni versi che gli sono giunti tra i tanti messaggi e le tante preghiere di questi giorni difficili: «Non ti abbandoneremo uomo dell’Appennino: l’ombra della tua casa tornerà a giocare sulla natia terra. Dell’alba ancor ti stupirai».

Mons. Pompili, che nei primi minuti della celebrazione aveva letto i nomi di tutte le vittime del terremoto, alla chiusura del rito ha evidenziato la presenza di Monsignor Konrad, elemosiniere del Papa, ad Amatrice su espressa volontà del Pontefice. «Ringraziamo il Papa e lo aspettiamo» ha aggiunto il vescovo prima della benedizione, seguita dal lancio di palloncini bianchi.