Scuola

Alla scuola Sisti si riprende con i Dada

Dopo lo stop forzato per la pandemia, pronti a ripartire con il sistema con cui sono gli alunni a girare per le aule secondo le materie

Alla “Sisti” pronti a ripartire, il 12 settembre, con il sistema che la scuola media reatina aveva iniziato a sperimentare nel 2018 e che, dopo la forzata interruzione dovuta alle restrizioni Covid, può finalmente riprendere il via: quello dei Dada, acronimo che sta per “Didattica per ambienti di apprendimento”.

In pratica, le aule legate all’attività e alla disciplina che si svolge e non al gruppo classe fisso, con gli alunni che a ogni cambio di materia, nella mattinata, raggiungono l’aula dedicata dove l’insegnante rispettivo li attende.

«Grande entusiasmo» in vista della ripartenza che permetterà di riprendere «tutta l’organizzazione legata al metodo Dada, e quindi alunni, docenti e personale tutto sono pronti a partire per una nuova avventura», dice la preside Mara Galli, che con grande determinazione si era lanciata in questa sperimentazione che, nonostante qualche inevitabile titubanza, era stata accolta con favore dai ragazzi e dalle famiglie.

La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Minervini-Sisti di Rieti ha comunicato al collegio dei docenti che il 12 settembre nel plesso di scuola secondaria di primo grado si riprenderà con l’organizzazione avviata prima della pandemia: all’arrivo, a inizio mattinata, ogni alunno deposita il materiale nel proprio spazio assegnato nei “cubi” disposti in corridoio, prendendo quello che serve per le prime due ore, per poi, alla pausa successiva, fare il cambio; ogni volta, con i propri compagni di classe, raggiunge in modo ordinato l’aula della materia prevista dall’orario. Aula che ciascun insegnante si prodiga nel “personalizzare” a seconda della propria disciplina, caratterizzandolo con i richiami e i materiali specifici.

Facile obiezione: ma non si crea confusione? Non si perde tempo nel far girare ogni volta gli alunni da un’aula all’altra? «No, anzi al contrario», ribattono gli insegnanti. «Adeguatamente istruiti e controllati, a ogni cambio di materia il gruppo degli alunni raggiunge in fretta le aule, impiegando meno tempo di quando sono invece i docenti a doversi dare il cambio, perdendo spesso diversi minuti nell’attesa del collega». Inoltre il movimento continuo «in qualche modo favorisce il “risveglio” e permette ai ragazzini di sgranchirsi le gambe evitando le continue richieste di uscire che solitamente si verificano quando trascorrono tutta la mattinata nella stessa aula»: insomma, uno stile di dinamicità e una scuola più vivace e “colorata”. Valorizzando tradizione e innovazione, con l’ausilio dei mezzi tecnologici che la scuola ha implementato: grazie ai finanziamenti europei dei Pon, si è potuto acquistare nuove strumentazioni e completare i lavori di cablaggio dell’edificio, così che tutte le aule sono ora dotate di schermo multimediale con possibilità di connessione diretta a internet anche senza essere collegato al pc.

Ora si tratterà di implementare la vivacizzazione della didattica che sottende alla filosofia dei Dada. Metodologia che via via si vuol estendere anche agli altri segmenti scolastici dell’Istituto comprensivo: già iniziata a sperimentare nella scuola dell’infanzia, l’intenzione, spiega la preside Galli, è di avviare, nel prossimo futuro, tale organizzazione anche nel plesso di scuola primaria.