Azienda Sanitaria Locale

Al de Lellis attivata tecnologia ultima generazione per diagnosi malattie polmonari

Presso l’ospedale de’ Lellis di Rieti è stato attivato un Eco-broncoscopio new slim EBUS lineare di ultimissima generazione che consente una resa diagnostica elevata, che supera il 90%: l’Eco-broncoscopio, attraverso il processore, gestisce una microsonda Convex posta all’estremità distale del broncoscopio e una minisonda

Al de Lellis attivata tecnologia ultima generazione per diagnosi malattie polmonari. L’apparecchiatura è disponibile solo in pochi altri centri del Lazio.

Presso l’ospedale de’ Lellis di Rieti è stato attivato un Eco-broncoscopio new slim EBUS lineare di ultimissima generazione che consente una resa diagnostica elevata, che supera il 90%: l’Eco-broncoscopio, attraverso il processore, gestisce una microsonda Convex posta all’estremità distale del broncoscopio e una minisonda.

La microsonda consente la visualizzazione di lesioni aderenti alla parete bronchiale, di linfonodi, anche di piccolissime dimensioni, eseguendo, in real-time, agoaspirati. La minisonda ecografica, costituita da un trasduttore rotante di poco più di 1mm, permette di visualizzare lesioni polmonari periferiche e una eventuale biopsia polmonare, assai mirata.

Tale strumentazione è disponibile solo in pochi altri centri del Lazio e consente all’Ospedale provinciale di Rieti di proporsi come punto di riferimento regionale.
L’acquisizione del nuovo macchinario rientra nel quadro dell’aggiornamento tecnologico delle apparecchiature elettromedicali in atto presso l’ospedale e le strutture sanitarie del territorio.

La broncoscopia è un esame con finalità diagnostico terapeutica che permette di esplorare l’albero bronchiale, eseguire lavaggi broncoalveolari, biopsie polmonari e agoaspirati dei linfonodi mediastinici per la diagnosi di malattie neoplastiche infettive e infiammatorie.

Tali procedure vengono eseguite dall’Unità di Pneumologia, in stretta collaborazione con l’equipe di Anestesia e Rianimazione e il contributo dell’Anatomia Patologica, che garantisce la sua presenza in sala endoscopica. La sinergia tra queste specialità, permette un’ottimizzazione della sensibilità e specificità dei prelievi bioptici e quindi una miglior resa dell’esame endoscopico, traducendosi in un minor ricorso a procedure bioptiche invasive per via transtoracica.