Scomparse

Addio a Chiara Frugoni, raccontò san Francesco

Addio a Chiara Frugoni, la storica medievista che raccontò il Medioevo come pochi altri: grande studiosa di Francesco, ha relazionato più volte a Rieti intorno alla sua figura

Sole, indomite, avventurose (Il Mulino) illuminando con la sua grande forza divulgatrice, una presenza che nella società medievale, guerriera e violenta, era sempre in ombra, senza istruzione e sottomessa, tranne quelle grandi eccezioni che lei aveva raccontato come Matilde di Canossa o la Papessa Giovanna.

Chiara Frugoni, 82 anni, pisana, era stata allieva della Normale di Pisa, specialista del Medioevo e di Storia della Chiesa, ha insegnato Storia medievale in diverse università, tra cui quelle di Pisa, Roma Tor Vergata e Parigi.

I suoi saggi sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano. Aveva sposato in prime nozze Salvatore Settis, archeologo ed ex direttore della Normale, da cui ha avuto tre figli e in seconde nozze lo scienziato e ricercatore del Cnr Donato Cioli. Assieme ad Alessandro Barbero è stata fra gli storici del Medioevo più noti e apprezzati anche oltre il mondo accademico, per la capacità di comunicare anche a un pubblico più ampio ed eterogeneo. Uno dei suoi testi più noti era ‘Medioevo: storia di voci, racconto di immagini’, pubblicato nel 1999 da Laterza e firmato proprio con Barbero, così come il Dizionario del Medioevo (2001).

La fortuna di Alessandro Magno, dall’Antichità al Medioevo, uscito per la prima volta nel 1978, era stato pubblicato in una nuova edizione lo scorso febbraio. Di Francesco d’Assisi è stata una massima esperta e al poverello aveva dedicato il suo lavoro di ricerca e dedicato vari libri tra cui Quale Francesco? (2015. Einaudi) , e poi ancora Francesco. Storie di un santo (Feltrinelli ragazzi), Storia di Chiara e Francesco (Einaudi), Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi), tutti di grande successo Tra le sue opere: Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Laterza, ultima rist. 2014), per Einaudi Senza misericordia (con S. Facchinetti, 2016), per il Mulino Vivere nel Medioevo. Uomini, donne e soprattutto bambini (2017) e Uomini e animali nel Medioevo. Storie feroci e fantastiche (2018), Paradiso vista inferno (2019). La sua capacità di divulgazione era proverbiale: in pieno lockdown uscì un libro sulle epidemie nel Medioevo, ‘Paure medievali. Epidemie, prodigi, fine del tempo’ (Il Mulino) in cui Il Medioevo parlava all’oggi attraverso le tante paure arrivate fino a noi.

Dal 2012 era presidente e fondatrice dell’associazione Amici della Biblioteca Universitaria di Pisa, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda della chiusura della biblioteca stessa, di proprietà del ministero della Cultura, e sollecitarne la riapertura al pubblico in locali consoni.

da ansa.it