Ad Assisi tante emozioni per i reatini

Tante le emozioni, tante le impressioni al ritorno da Assisi che meritano di essere ordinate su un foglio di carta prima di essere condivise con i lettori di «Frontiera».

La scelta della Conferenza Episcopale Laziale di limitare a cinque i membri della delegazione di ciascuna Diocesi ha responsabilizzato ancor più i pochi che hanno avuto il privilegio di partecipare, a vario titolo impegnati nell’organizzazione dei singoli appuntamenti che rendevano denso il programma delle due giornate assisane.

Alla delegazione reatina è stato conferito l’incarico di curare la realizzazione dell’opuscolo intitolato Luoghi francescani nelle Diocesi del Lazio, concepito come una sorta di guida spirituale e non semplicemente storico-artistica al fine di riconoscere e leggere in filigrana le tracce del Santo di Assisi e della fioritura dell’Ordine dei Frati Minori nei territori della nostra regione. Conclusa, dunque, la compilazione delle sedici schede della Diocesi Reatina, che pur limitandosi alla descrizione dei luoghi essenziali costituisce parte cospicua della pubblicazione, è stata conferita forma omogenea ai materiali prodotti dalle singole Diocesi, è stato realizzato l’impaginato dalla veste grafica agile e gradevole alla lettura, garantendo elementi di continuità con l’opuscolo riguardante le celebrazioni liturgiche, inaugurate venerdì 3 ottobre, data del Transito, proprio dal nostro Vescovo.

Monsignor Delio Lucarelli ha celebrato infatti i primi Vespri nella basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e la sua omelia, limpida e lineare, schietta negli intenti e sicura nella fedeltà al Verbo inteso francescanamente sine glossa ha teso un filo solido e sottile per legare insieme le ansie, i dolori, le inquietudini di tutti e di ciascuno, per trovare conforto e ristoro nel nome di San Francesco in questa nostra terra benedetta dalla sua presenza.

Il nostro Vescovo si è confermato infatti solerte Padre e Pastore richiamando alle loro responsabilità morali i Sindaci e gli amministratori presenti, si è rivelato figlio innamorato di Rieti e della Sabina di cui ha celebrato con passione la segreta, antica bellezza.

Questa celebrazione liturgica scandisce un momento cruciale nella vita e nell’esperienza pastorale di monsignor Lucarelli, ormai prossimo al termine del suo mandato: ma, come già il 9 settembre scorso nella ricorrenza della consacrazione della cattedrale di Santa Maria Madre di Dio, il nostro Vescovo ha consegnato un profondo insegnamento ai fedeli, ed in particolare a noi presenti ad Assisi additando a tutti ed a ciascuno la via maestra, quella stessa che San Francesco ormai prossimo alla morte indicò ai suoi compagni ripetendo l’esortazione di San Paolo, «Io ho fatto la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni» (Ef. 4, 21).

La sobria, eterna bellezza di Santa Maria degli Angeli, la monumentale capacità narrativa affidata da Giotto alla misura delle forme e dalla vivacità dei colori nella basilica di Assisi sono stati gli elementi formali, figurativi capaci di fare da cassa di risonanza a queste riflessioni nutrite dalla sequenza delle celebrazioni con le quali il Lazio ha offerto l’olio per alimentare la lampada che arde perennemente sulla tomba di San Francesco, attraverso i suoi amministratori e con la benedizione dei suoi vescovi.

Per questo, in questi giorni così particolari ci siamo sentiti tra di noi in comunione, in continuità con le generazioni trascorse che ci hanno lasciato un patrimonio di fede e di bellezza, richiamandoci intimamente al dovere che, a nostra volta, ci impegniamo a consegnare qualcosa di bello, di autentico e di vero a chi verrà dopo di noi.

Foto di David Fabrizi.

Gallerie fotografiche:

Rieti ad Assisi: il corteo civile per il “Transito” di Francesco

Rieti ad Assisi: la celebrazione del Transito di Francesco

Rieti ad Assisi: Regione e Comuni del Lazio in corteo per Francesco

Rieti ad Assisi: i sindaci del Lazio insieme per San Francesco

Rieti ad Assisi: accensione della Lampada votiva dei Comuni d’Italia

Rieti ad Assisi: celebrazioni conclusive per il Patrono d’Italia