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«Acque di montagna che non sanno della foce». Presentati a Rieti i versi “disobbedienti” di Bartolomeo Smaldone

Presentata a Rieti, presso il ristorante "Le tre porte", la raccolta di poesie Disobbedienza di Bartolomeo Smaldone

Domenica 17 febbraio, presso il ristorante “Le tre porte”, è stata presentata la raccolta di poesie Disobbedienza di Bartolomeo Smaldone. L’evento è stato promosso dall’Associazione di Promozione Sociale “Il sorriso di Filippo”.

Sacralità della parola, importanza della tradizione e ricerca esigente sono i fari della sua opera: «L’arte è una cosa seria e la poesia è la prima delle arti» come sintetizza Smaldone. Ma l’arte è anche “una possibilità di riscatto” e infatti l’impegno caratterizza l’attività di volontariato oltre che l’opera dell’autore.

«Poesia sentimento del tempo, che esiste da quando esiste la morte», questo il punto di partenza che spinge a scrivere ma anche uno strumento d’azione: «la militanza della bellezza salverà il mondo» sottolinea l’autore pensando a Dostoevskij. Militanza che porta a disobbedire, Disobbedienza al io cialtrone come recita in un verso del libro.

Il linguaggio, aulico a tratti e a tratti comune, ma mai oscuro e mai prosaico, si nutre di parole desuete (la pascoliana fralezza per fragilità per esempio) e musica barocca. Tutto al servizio di metafore naturali: da un papavero sulla strada ricava significati esistenziali o il cosmo in una farfalla. E in fondo tutti noi siamo Acque di montagna che non sanno della foce.