Acqua e trasporti, Paolucci (Uil): «bisogna passare dalle parole ai fatti»

«Su acqua e treni siamo ormai alle sceneggiate. La Regione Lazio se ritiene veramente che le popolazioni del Reatino vadano risarcite per le risorse idriche che ogni giorno partono da Peschiera-Le Capore in direzione Capitale debbono mettere in piedi azioni politiche e tecniche credibili e concrete. Basta con gli slogan». Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil di Rieti, uno dei primissimi a scendere in campo sulla vicenda del “Ristoro delle acque”, non abbassa la guardia.

«Alla manifestazione di venerdì alle sorgenti del Peschiera abbiamo partecipato in tanti. Ho apprezzato lo slancio si politici, sindaci, gente comune. Ma adesso bisogna passare dalle parole ai fatti. Le somme di ristoro proposte da Zingaretti sono inaccettabili. Rieti è in ginocchio e non può permettersi di fare sconti di questo tipo. Ci spettano 105 milioni di euro? Allora che la cifra resti questa e non 30. Al massimo si trovi una mediazione “materiale”. Mi spiego meglio: una parte in soldi e una parte in servizi. E tra questi servizi torno a chiedere il potenziamento della ferrovia Rieti-Terni-Roma, nuovi bus Cotral, personale e diagnostica per il nostro ospedale, implementazione di facoltà univesitarie per la Sabina Universitas, cantieri subito per il Terminillo». Prosegue Paolucci.

«Trovo sconcertanti le parole dell’assessore regionale Michele Civita e i commenti di consenso del consigliere regionale Daniele Mitolo. Mitolo, ma da che parte stai? Come si fa a scrivere “preso atto  che i treni funzionali ai pendolari nella tratta Rieti-Terni-Roma e viceversa incontrano oggettivi problemi legati alla direttissima Orte-Settebagni in relazione al traffico di altri treni e quindi non offre alternative di alcun tipo rispetto all’offerta attuale, senza se e senza ma”. Caro Mitolo, chi lo decide? Chi decide che Terni debba avere le sue tratte per Roma, così Viterbo, Civitavecchia, Frosinone, Latina, e Rieti no! Volere è potere se la Regione e Rfi-Trenitalia lo vogliono. Aggiungere – come hanno fatto Civita e Mitolo – che gli attuali treni di Rieti vengono utilizzati poco dall’utenza è uno scandalo. Il servizio ferroviario di Rieti è scadente se non inesistente, per questo poco attraente per i nostri pendolari. Asserire che bisogna potenziare soltanto lo snodo di Passo Corese per la vicenda Amazon è assurdo. State tradendo Rieti e le sue famiglie. Senza voler innescare una sciocca guerra di campanili ma il capoluogo di Provincia non è Fara Sabina», conclude il  segretario provinciale della Uil di Rieti.