Acqua, Ato3. Postribù sollecita un incontro pubblico

Acqua: Postribù chiede di annullare l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Rieti e sollecita un incontro pubblico tra amministratori e cittadini.

«Alla luce delle ultime novità normative non risulta più obbligatorio, per i Comuni dell’ATO3 di Rieti, aderire alla S.p.A. per la gestione del servizio idrico integrato in tale ambito che comprende la nostra provincia e la Sabina romana».

Lo si legge in una nota di Postribù. «Infatti – spiega l’associazione – con la pubblicazione, in data 08/04/2014 sul N.28 del BURL, della L.R. 4 aprile 2014, n. 5 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque.” è stata abrogata la L.R. 6/96 ridefinendo le nuove Autorità d’Ambito di Bacino Idrografico, come richiesto dall’art. 2 comma 186-bis della Legge 191/2009, in base al quale è da ritenersi confermata la soppressione delle Autorità d’Ambito di cui all’art. 148 del D.Lgs. 152/06, che rende nulli tutti gli atti emessi dall’attuale Autorità ATO3 di Rieti la quale, tra l’altro, non risulta abbia pubblicato la relazione di cui al comma 20 dell’art.34 del D.L. n. 179/2012».

«Per tali motivi – aggiungono da Postribù – non si comprendono le ragioni dell’ordine del giorno proposto per il consiglio comunale di Rieti del prossimo 18 settembre, come non si comprende l’interpretazione data dalla Prefettura all’art.13 del D.L. 30.12.2013 n.150, convertito in legge 27.02.2014 n.15, in seguito alla quale ha proceduto ad inviare a tutti i consigli comunali della provincia di Rieti una diffida a ratificare lo statuto della S.p.A. che era stato votato dai soli Sindaci ormai nel lontano 2011. Preme inoltre sottolineare che, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 5/2014, entro i prossimi mesi saranno delimitati con apposita Legge Regionale i nuovi Ambiti di Bacino Idrografico e, successivamente, gli enti locali appartenenti ai singoli bacini idrografici si dovranno organizzare sulla base di nuove convenzioni di cooperazione, lasciando tra l’altro “in capo ad ogni singolo ente il diritto a provvedere direttamente alla gestione del servizio idrico integrato sul proprio territorio”».

«Fortunatamente, molti Comuni stanno respingendo al mittente le diffide, cercando di difendere l’autonomia degli Enti locali dalle privatizzazioni contro cui si sono espressi chiaramente la maggioranza dei cittadini Italiani» proseguono dall’associazione, che chiede «che anche il Comune capoluogo segua questi esempi, facendosi promotore di un incontro pubblico tra i cittadini, gli amministratori della provincia e l’Assessore Refrigeri con il quale, proprio in questi giorni, i comitati della regione Lazio stanno confrontandosi per gli emendamenti migliorativi alla legge 5/2014, che la metterebbero al riparo dalle inconsistenti impugnative del Governo, potendo così ragionare più serenamente sulle opportunità che presenta questa nuova legge regionale sia per la gestione integrata del servizio che, soprattutto, per quanto riguarda le concessioni del Peschiera-Le Capore che andrebbero prima di tutto in capo proprio ai Comuni reatini ricadenti nell’intorno del bacino del Velino e del Farfa».