Accordo Mise-Regione: Zanonato firmerà a Rieti?

Nel primo pomeriggio dell’8 gennaio, il direttore diocesano della Pastorale per i problemi Sociali e del Lavoro, don Valerio Shango, e il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, hanno incontrato il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

«L’ufficio che dirigo – ci ha spiegato don Valerio – segue costantemente i problemi, le ansie, le angosce dei lavoratori delle nostre aziende in crisi. Sono persone e famiglie che hanno bisogno di risposte. Per mediare questa esigenza ho chiesto, prima delle festività natalizie, un incontro al Ministro degli sviluppo economico Zanonato. Appena mi è stato accordato, ho esteso l’invito al Sindaco di Rieti, visto che è stato scelto dall’ambasciatore francese Alain Le Roy quale interlocutore istituzionale per la vicenda Schneider».

Come è andato l’incontro?

Credo sia stato molto proficuo. Flavio Zanonato ha ascoltato con grande interesse e partecipazione i problemi che gli abbiamo sottoposto e fatto il punto, con l’aiuto del dott. Castano, sullo stato delle vertenze. Purtroppo Rieti è una vera e propria area di emergenza dal punto di vista occupazionale. Dati forniti da «Il Sole 24 Ore» rendono bene l’idea: stiamo vivendo una situazione limite anche rispetto alla crisi generale. Ma ovviamente questo i nostri concittadini lo sanno bene.

Soluzioni?

La situazione, ovviamente, è tutt’altro che semplice. Abbiamo consegnato un pro-memoria sintetico con le varie problematiche, accompagnate da una serie di proposte. Il Ministro le ha prese in seria considerazione discutendole con noi. Contiamo soprattutto sul fatto che si possa siglare a breve l’accordo di programma tra la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico presentato lo scorso 23 dicembre in Municipio. Abbiamo proposto che venga firmato dal Ministro proprio a Rieti, ad esempio nel salone papale, oppure nella sala Malfatti dell’Asi.

L’accordo darebbe un nuovo spunto al nucleo industriale?

Beh, non sarebbe certo una nuova Cassa del Mezzogiorno. Quei tempi sembrano definitivamente tramontati. Il tema del nostro tempo – ce lo ha detto lo stesso Ministro – è quello di puntare sullo sviluppo delle autentiche vocazioni dei territori. Da questo punto di vista l’impegno di Regione e Ministero dovrebbe essere quello di disporre le condizioni migliori affinché si possano attirare investimenti che da un lato facciano fronte alla crisi industriale, ma dall’altro servano anche ad aprire nuove prospettive.

E sul caso Schneider?

È stato molto bravo il sindaco nello spiegare al Ministro Zanonato la dimensione che la vicenda della multinazionale ha rispetto alla nostra città. Purtroppo c’è molto scetticismo da parte del ministero attorno ad un tardivo ripensamento dei francesi. In ogni caso il Ministro ha preso l’impegno di sottoporre in una prossima occasione il tema al suo omologo d’oltralpe. Al momento sembra che il principale sforzo da fare sia quello di mantenere lo stabilimento vitale mentre prosegue la ricerca di un compratore credibile. I lavori in tal senso avranno un momento di verifica proprio al Ministero il prossimo 21 gennaio.

Quindi c’è da tenere viva la speranza…

Assolutamente sì. Il sincero interesse del Ministro ci ha rincuorato. Abbiamo per altro scoperto che ha un legame particolare con Rieti. Infatti è stato sindaco di Padova, e in quella veste ha visitato e “scoperto” la nostra realtà attraverso la liason dei festeggiamenti del giugno antoniano. Semmai, al momento, a darci preoccupazione è l’instabilità politica. I buoni risultati che stiamo cercando di costruire potrebbero essere messi in pericolo o ritardati negli effetti da un’eventuale crisi di governo. In ogni caso bisogna tener duro e rimanere al fianco dei lavoratori.

One thought on “Accordo Mise-Regione: Zanonato firmerà a Rieti?”

  1. Fabio D'Ammando

    Quindi per la vicenda Schneider il Ministro già pensa a chi potrà rilevare lo stabile…
    Magari basterebbe far restituire alla multinazionale tutti gli sgravi fiscali ricevuti per impiantarsi a Rieti, con i dovuti interessi, per far cambiare idea agli amministratori!
    Il Ministro dello Sviluppo Economico dovrebbe essere il primo ad indignarsi visto che la Schneider di Rieti è stata sempre in attivo, e lo era ancora quando hanno deciso di chiudere, invece “proverà” a sottoporre il tema al suo omologo francese… confortante!
    Non mi pare la strada giusta per convincere qualcuno.
    Lo stabilimento di Rieti, che negli anni è sempre stato ai vertici mondiali per qualità, professionalità e produzione, con i finanziamenti messi a disposizione proprio da questo accordo Ministero-Regione, potrebbe tranquillamente fare delle modifiche ai macchinari presenti per costruire altre gamme di prodotti della multinazionale francese, ma, a quanto pare, Governo in primis, questa strada non interessa.
    Sarei molto curioso di sapere cosa avrebbe fatto il Governo francese se, a parti invertite, fosse stata una multinazionale italiana a decidere di chiudere uno stabilimento in attivo in Francia…

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