Accolta a Rieti la reliquia della “massa corporis” di sant’Antonio

Giunta direttamente da Padova, è stata accolta a Rieti la reliquia della “massa corporis” di sant’Antonio. Ad accompagnare il busto-reliquiario, in cui sono contenute le viscere trovate incorrotte nell’ultima ricognizione dei resti mortali del santo frate eseguita a Padova nel 1981, il padre conventuale Luciano Marini, guardiano dell’Arcella (il santuario padovano che custodisce la cella in cui spirò sant’Antonio), che ha portato anche un altro reliquiario venerato in questi giorni nella chiesa di S. Francesco (in aggiunta alle reliquie normalmente custodite nel tempio francescano reatino, compresa quella trafugata e poi restituita nel novembre 2013).

Il prezioso oggetto di devozione (costituito appunto da un busto aureo raffigurante il santo all’interno del quale è conservata la reliquia) è arrivato mercoledì al monastero di S. Fabiano: accolto dalle monache clarisse, è stato collocato nella cappella del monastero dove diversi reatini si sono raccolti in preghiera, prima di dare inizio alla processione che l’ha condotto verso la chiesa di S. Francesco. Lungo via Garibaldi si è dunque snodato il corteo processionale con diversi devoti, i confratelli della Pia Unione di S. Antonio, il cappellano, il consigliere comunale Emanuele Donati in fascia tricolore in rappresentanza dell’amministrazione civica (presenti anche i vigili in alta uniforme come scorta d’onore all’insigne reliquia).

La processione ha quindi raggiunto la chiesa di S. Francesco, dove il busto-reliquiario è stato collocato accanto all’altare maggiore, ai piedi dell’effigie di sant’Antonio in questi giorni solennemente esposta, per dare inizio alla “missione antoniana” con la solenne Messa pontificale presieduta dall’arcivescovo conventuale monsignor Gianfranco Girotti (reggente emeirto della Penitenzieria Apostolica). In questi giorni, la “peregrinatio” della reliquia tra anziani e malati (in visita alla casa di riposo delle suore di S. Lucia, al “Manni” e in ospedale), mentre sabato è in programma in S. Francesco la venerazione del reliquiario con l’Unitalsi al mattino e con i religiosi e religiose della diocesi al pomeriggio.