Scuola

A Contigliano il progetto di “Alfabetizzazione socio-emotiva a scuola”

L'Istituto Comprensivo "Malfatti" di Contigliano sperimenta un progetto per educare i ragazzi a relazionarsi più correttamente con gli altri, migliorando le loro competenze socio-affettive e le loro cognizioni sociali

Una scuola che non si accontenta di istruire gli studenti ma prova ad educare i ragazzi a relazionarsi più correttamente con gli altri, migliorando le loro competenze socio-affettive e le loro cognizioni sociali. Succede a Contigliano dove per 150 studenti tra i 10 e i 14 anni che frequentano l’Istituto Comprensivo “Malfatti” da ottobre scatterà il progetto di “Alfabetizzazione socio-emotiva a scuola”, promosso dal Comune, condiviso dalla Dirigente scolastica Irene Di Marco e cofinanziato dalla Fondazione Varrone attraverso il Bando richieste generali 2022.

Si tratta di 32 sessioni settimanali da 2 ore ciascuna durante l’orario scolastico condotte dagli operatori dell’impresa sociale CuoreMente Lab, applicando il protocollo Starc (acronimo di Social Training and Affective Regulation Curriculum).

«Dare un supporto ai nostri ragazzi nel loro modo di comunicare e di relazionarsi con gli altri è un’esigenza sempre più avvertita – ha detto l’Assessore alle Politiche Scolastiche Alessia Iachetti nel corso della presentazione stamattina a Villa Franceschini – Veniamo da due anni di socialità negata dalla pandemia e viviamo ormai tutti immersi nei social, che hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare. Bisogna educare i ragazzi a relazioni interpersonali corrette e con questo progetto fortemente voluto dal Comune e reso possibile dal finanziamento della Fondazione Varrone ora la scuola di Contigliano ha gli strumenti per farlo».

Il progetto – presentato da Michele Galloni e Marco Cadavero di CuoreMente Lab – prevede incontri per studenti e una formazione ad hoc anche per insegnanti e operatori scolastici. Obiettivo ultimo: potenziare l’inclusione sociale a scuola e migliorare il rendimento dei ragazzi e le loro relazioni sociali. Grande apprezzamento è stato espresso dal Presidente della Provincia Mariano Calisse e dalla professoressa Maria Rita Pitoni, consigliere di amministrazione della Fondazione Varrone, che si sono augurati che anche altre scuole possano offrire ai loro studenti esperienze formative analoghe.