A Colli sul Velino “Musiche e colori dell’Estate”

Lo scorso finesettimana si è svolta presso il Parco Pubblico “Alvaro e Siro Palenga” di Colli sul Velino l’interessante manifestazione  “Musiche e colori dell’Estate“, che chiude idealmente le festività estive del piccolo paese al confine con l’Umbria.

Manifestazione interessante perchè ha offerto una visione a 360° del “piccolo” patrimonio che il paese di Colli sul Velino ha a sua disposizione: da una parte l’inaugurazione della “Casa del Parco”, una struttura polivalente da utilizzare tutto l’anno; dall’altra la presentazione del “Piano di gestione del lago” riguardante il Lago di Ventina sito nel territorio del Comune.

La manifestazione si è svolta in due giorni, il 22 e il 23 settembre, anche se l’evento più rilevante si è svolto nella giornata del sabato, alla presenza del Sindaco Albero Micanti, del Consigliere Regionale per la Commisione dell’Ambiente del Lazio Lidia Nobili, del Commissario della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile Guido Zappavigna, di diversi esperti del settore naturalistico, del Parroco del paese Don Luciano Carroti e del Maestro Francesco Bellardi.

L’evento è iniziato nel primo pomeriggio di Sabato con la partecipazione della Banda Musicale diretta dal Maestro Ottaviano Panfili e del Parroco del paese che ha presieduto una breve cerimonia di augurio e preghiera. A seguire è stato eseguito l’Inno di Mameli e così si è entrati nel vivo dell’evento. Ha affermato il Sindaco Micanti in apertura: «la Casa del Parco è un completamento al già scenografico parco pubblico ed è stata completata grazie all’interessamento della Riserva dei Laghi, che avrà a disposizione la struttura quando ne avrà bisogno, ma anche grazie alla collaborazione della Pro Loco locale e della cittadinanza».

Il sindaco ha quindi lasciato la parola a Guido Zappavigna, ‘inauguratore “ufficiale” della struttura. Dopo i ringraziamenti ha dichiarato che «la Casa del Parco è un’altra perla per il paese e nonostante continui rinvii, è stato possibile fare tutto ciò anche grazie alla tenacia del sindaco».

Il suo intervento è stato poi indirizzato a far comprendere a tutti la voglia della Riserva di valorizzare il territorio bellissimo nel quale viviamo. Dovrebbe essere supportata, ha sottilineato Zappavigna, da una dose minore di quella burocrazia che impedisce spesso molti progetti, citando ad esempio la realizzazione della Via Francigena, sul modello del Cammino di Santiago, da realizzare nella nostra Valle Santa.

Il sindaco Micanti ha poi ripreso la brevemente parola, citando alcuni progetti futuri della sua amministrazione per valorizzare a pieno le risorse del paese, che è a tutti gli effetti un comune archelogico, con la presenza della Villa di Quinto Assio di età romana e di un sito dell’Età del Bronzo posto in località Paduli, entrambi nel territorio comunale.

In seguito, a prendere la parola è stata Lidia Nobili, Consigliere Regionale, che ringraziando il sindaco dell’invito, ha espresso la sua vicinanza al primo cittadino, che secondo le parole della Nobili «deve essere orgoglioso della propria comunità» e che la “Casa del Parco” è «uno spazio utilizzabile da tutti, essendo un luogo di socializzazione, di incontro e di cultura». Approfittando dell’intervento di Zappavigna, la Nobili ha espresso il suo progetto di richiedere all’Unione Europea un finanziamento per una Via della Fede, proprio nella nostra Valle.

A corredare lo scenario di assoluta tranquillità nel quale il parco di Colli sul Velino è immerso, è stata presentata la Mostra d’Arte Contemporanea “Segni e Colori sul Lago di Ventina” ad opera del Maestro Franco Bellardi e della sua “Schola” (che rimarrà aperta fino al 29 Settembre). Lo stesso maestro è stato invitato a intervenire nel dibattito, e dimostrando una straordinaria simpatia ha affermato il principio che ci dovrebbe essere nel mondo di oggi una maggiore attenzione all’arte e alla cultura, «poiché l’uomo esiste solo se sa». E l’artista è un indagatore della natura rappresentata nei quadri proposti nella mostra; una natura vera «non apparente come il mondo di oggi» come ha espresso il maestro.

A seguire si è tenuta una “Tavola rotonda” sulla rivalutazione del Lago di Ventina, presieduta da Marco di Domenico e Giancarlo Camerighi, e dedicata a Pietro Dorhn (nipote del fondatore della Stazione zoologica di Napoli Anton Dohrn) illustre scienziato che ha vissuto in vecchiaia a Colli sul Velino. Il Lago, secondo gli esperti, è custode di una Biodiversità davvero sorprendente per un’estensione di soli 9 ettari; e che in 10.000 anni sembra non sia mai cambiato, senza importanti interventi da parte dell’uomo.

Residuo del Lacus Velinus e contenuto in una piccola valle compresa tra il Monte Lungo e il Monte Restano, ha una importanza rilevante dal punto di vista botanico ed entomologico dovuto alla presenza di una particolare Ninfea gialla e di 30 specie di libellule attive nel piccolo territorio. Ma non solo: infatti gli esperti sono particolarmente soddisfatti delle condizioni dell’habitat della cannuccia di palude, che rappresenta la “casa” di numerose specie, particolarmente florido al contrario di altri laghi; e da non sottovalutare, il lago ospita un’equilibrio ittiologico che difficilmente si riscontra in altri luoghi. Come affermano infine gli esperti, il Lago di Ventina, al di là delle rovine archeologiche precedentemente citate, rappresenta la risorsa più importante per la cittadinanza. In seguito a tutto ciò il lago è diventato insieme ad altri 183 luoghi del Lazio, un SIC (Sito ad Interesse Comunitario) dell’Unione Europea proprio per le sue peculiarità.

L’evento e i conseguenti interventi sono stati seguiti con partecipazione e attenzione dalla cittadinanza, ma ciò che più colpisce è stata la quasi totale assenza dei giovani, ai quali più di tutti era indirizzato l’intento, poiché la salvaguardia del lago e di tutto ciò che comporta è un dovere si delle amministrazioni che si succederanno ma anche e soprattutto delle generazioni future che potranno vederne i benefici.

La manifestazione è proseguita con il concerto della Banda Musicale e con il Buffet offerto dal Comune con il contributo volontario di numerosi cittadini; nella giornata di Domenica invece si è tenuto una suggestivo concerto dell’Orchestra “Art and Jazz Street Band” diretta dal Maestro Felice Porazzini di Cittaducale che ha chiuso l’evento.