Mobilità sostenibile

A Carsoli la presentazione delle Ciclovie della Riserva Navegna e Cervia

Mercoledì 20 novembre a Carsoli si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Rete delle Ciclovie della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia”

Mercoledì 20 novembre alle ore 11, presso la Sala Consiliare del Comune di Carsoli, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Rete delle Ciclovie della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia”. Unico nella provincia di Rieti e fra i primi classificati nella graduatoria regionale, il progetto rientra nel finanziamento complessivo di 16 milioni di euro stanziato dalla Regione Lazio per 500 km di nuove piste ciclabili.

Quello della ciclovia della Riserva è un progetto che crea una connessione importante fra le stazioni ferroviarie di Rieti e di Carsoli e la rete dei sentieri, ippovie, ciclovie delle Vallate del Salto e del Turano. Un’integrazione del sistema territoriale delle due valli nel più ampio contesto delle ciclovie di interesse regionale e nazionale: ciclovia “Salaria”, i percorsi ciclabili dei cammini San Francesco e San Benedetto, in una interconnessione del sistema di mobilità dolce con le reti di trasporto pubblico.

L’incontro con la stampa sarà aperto dal Sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, alla presenza del Presidente della Riserva Monti Navegna e Cervia, Giuseppe Ricci e del Presidente della Commissione Bilancio e Consigliere della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.

Come sottolineato dal Presidente Ricci, “la soddisfazione è assoluta per il risultato raggiunto, grazie ad un’idea nata dalla co-progettazione con tutti gli attori che a vario titolo rappresentano un territorio che va ben oltre i confini naturali della Riserva, coinvolgendo 2 regioni, 2 province, 24 comuni e 3 aree protette. Si tratta di un unicum naturale della provincia di Rieti. Entro 120 giorni abbiamo l’obbligo, il dovere e sopratutto la volontà di completare l’opera. La nostra Area Protetta vuole essere smart e fruibile a tutti e questo lo si ottiene impegnandosi per realizzare opere concrete. Non solo ciclovia ma anche tutti i servizi a questa collegati: da un protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato per il trasporto di biciclette sui nodi di interscambio, al bike sharing, alle colonnine di ricarica per le e-bike. Uno sviluppo sostenibile che, attraverso lo sviluppo sociale, consegna concretezza alle politiche ambientali”.

Il Sindaco di Carsoli, Avv. Velia Nazzarro, nell’esprimere grande soddisfazione per il risultato raggiunto, evidenzia come “Carsoli, unico comune abruzzese che ha aderito al progetto, si presenta ancora una volta, come snodo essenziale di collegamento tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio: Carsoli “Porta d’Abruzzo”. La partecipazione e la realizzazione di questo progetto è di importanza strategica non soltanto per il Comune di Carsoli, ma per l’intera Piana del Cavaliere. Un grande risultato per l’Amministrazione che rappresento, frutto di una collaborazione costruttiva tra tutte le istituzioni coinvolte”.

Quella della ciclovia è un’idea che affonda le proprie radici nel 2006, un percorso di studio e analisi del territorio ragionato ed individuato da chi da anni lo vive e ci lavora. Partendo dai 91 km di sentieri realizzati e numerati secondo i criteri internazionali, passando per le reti d’area vasta, il Sentiero italia, il Sentiero E1 e il Cammino di San Benedetto. Negli anni hanno poi visto la luce i Cammini di fede di San Francesco, di San Pietro, di San Benedetto e il Cammino Naturale dei Parchi.

Una rete fittissima di snodi e punti d’interesse che ha fatto da apripista all’idea, avveniristica, di creare una vera e propria “metropolitana ciclo-escursionistica”. Cinque linee per cinque diverse aree tematiche. Si parte dalla linea rossa, la “linea della cultura”: da Poggio Moiano a San Salvatore Maggiore e a Cittaducale, la linea collega le principali emergenze culturali del territorio per una lunghezza totale di 54 km. A seguire la linea blu, “linea dei paesaggi e del lavoro”, da Rieti a Rocca Sinibalda fino a Carsoli via Turania, attraversa paesaggi plasmati dal lavoro e dalla fatica dell’uomo, per una lunghezza di 68 km. La terza linea è quella verde, la “linea delle acque”: da Rieti a Rocca Sinibalda fino a Carsoli via Castel di Tora per arrivare a Collalto Sabino, attraversa paesaggi modellati dalle acque, laghi, forre e gole per una lunghezza di 39 km.

La linea gialla è invece quella della “natura”, da Rieti e Cittaducale a Carsoli via San Salvatore Maggiore, Varco e Marcetelli, è la linea a maggiore valenza naturalistica, con una lunghezza totale di 60 km. Quinta e ultima la linea lilla, quella del “Cammino dei cerchiari, delle grotte e dei castagni” da Orvinio a Pescorocchiano e Borgorose via Collalto e Nespolo, e’ la linea che racconta la migrazione da Marcetelli a Monteflavio, il mondo della montagna e delle grotte, lungo una distanza di 63 km. Cinque percorsi, 284 km, un finanziamento di 870 mila euro, per realizzare un’opera che, oltre al forte impatto ambientalistico, rappresenta un itinerario fra i paesaggi, i borghi e le culture di un territorio ancora poco conosciuto dal turismo internazionale ma ricchissimo dal punto di vista paesaggistico, storico e artistico.