La Valle del Primo Presepe

A Cantalice si svela il “Presepio tra i Platani”

Sabato 19 dicembre, alle ore 16.30, presso il Santuario cantaliciano di San Felice all’Acqua, il vescovo Domenico svelerà in una cerimonia privata il “Presepio tra i Platani”

Sabato 19 dicembre, alle ore 16.30, presso il Santuario cantaliciano di San Felice all’Acqua, il vescovo Domenico svelerà il “Presepio tra i Platani”.

Nel rispetto della normativa sulle restrizioni sanitarie dovute al Covid-19, per evitare gli assembramenti l’evento si svolgerà in assenza di pubblico, alla sola presenza delle rappresentanze religiose, civili e militari della comunità di Cantalice. Per far sì che tutti gli abitanti ne godano, verrà trasmesso in diretta streamin sul profilo Facebook della amministrazione comunale.

Seppur con le limitazioni pratiche e psicologiche imposte dalla situazione, nella realizzazione del presepe è stata coinvolta l’intera comunità locale, nelle persone e nelle sue articolazioni sociali più attive: oltre al Comune di Cantalice, hanno infatti partecipato le parrocchie e le Confraternite religiose, la Pro Loco e il “Consorzio delle Proloco della Valle Santa” e i gruppi corali.

Dopo un breve saluto del sindaco Silvia Boccini, seguirà la benedizione del vescovo Domenico, con i parroci di Cantalice e San Liberato, don Gottardo e don Nicola.

La breve e intima cerimonia si concluderà con canti eseguiti da solisti del coro parrocchiale e la proiezione di un video mappingrealizzato dalla direttrice artistica dell’evento Yeodit Pace, con l’intervento del tecnico delle luci Livio Giuli.

Le visite al Presepio tra i Platani si potranno effettuare fino al giorno dell’Epifania. Anche quest’anno, il Comitato San Felice all’Acqua, incoraggiato dal buonesito dell’anno precedente, ha voluto riproporre l’esperienza della realizzazione del presepio iniziata ne 2019, ma che a sua volta riprendeva una consuetudine pluriennale negli anni diversamente declinata.

La rappresentazione che verrà installata intende continuare a raccogliere l’invito di papa Francesco rivolto proprio lo scorso dicembre da Greccio attraverso le righe dell’Admirabile Signum.

Il Presepio tra i Platani sarà realizzato nel luogo in cui la tradizione colloca il miracolo dell’acqua, compiuto da Felice Porri prima di farsi frate cappuccino di san Francesco, quando ancora bifolco dissodava i terreni nelle campagne di Cantalice.

Oggi una chiesetta porticata risalente alla metà XVIII secolo ricorda san Felice, con la sua sorgente d’acqua ritenuta miracolosa, e perfettamente inclusa nella corona di Santuari della Valle Santa francescana, proprio di fronte a Greccio.

La composizione del Presepio tra i Platani consiste nella digitalizzazione di immagini tratte dalla tradizione pittorica sulla Natività; la elaborazione grafica si ispira in particolare all’opera tematica di uno dei più noti pittori rinascimentali, Bernardino di Betto più noto come “Il Pinturicchio”.

Oltre che proiettate in videomapping sulla chiesetta, le immagini sono applicate su maestosi fusti d’albero e sulla facciatina di un tugurio vetusto, una grotta scavata anticamente nel potente banco di arenarie e argille che costituiscono l’anima delle colline circostanti. Come da un contenitore prezioso, l’acqua qua e là affiora e dà il nome al Santuario.

I santi Francesco e Felice, come patriarchi e tutori della tradizione del presepe, partecipano in immagine all’eventoe comunicano la “Buona Notizia” che annuncia la nascita umile del Figlio di Dio, ma allude anche alla Croce e alle sofferenze sottese a ogni rinascita morale.

Fanno così da contrappunto al presepe due grandi croci di legno già presenti sul luogo.

Una Installazione di formelle introduce il visitatore nell’area della rappresentazione natalizia: immagini digitalizzate raffiguranti il Presepio, tratte dalla tradizione pittorica e mosaicista italiana,che va dal XII secolo fino a chiudere pittoricamente l’epoca di san Felice da Cantalice: nel loro susseguirsi si ripercorre il filo storico artistico sul tema del Natale, dall’epoca degli artisti bizantino-normanni a Pietro Cavallini fino alla chiusura del Rinascimento con Caravaggio.

 

Nella foto di Massimo Renzi, il presepe realizzato nel santuario di San Felice all’Acqua di Cantalice per il Natale 2019.