80. “Caritas in Veritate”. «La carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa»

«La carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa. Ogni responsabilità e impegno delineati da tale dottrina sono attinti alla carità che, secondo ’insegnamento di Gesù, è la sintesi di tutta la Legge (cfr Mt 22,36-40). Essa dà vera sostanza alla relazione personale con Dio e con il prossimo; è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici».

Parte integrante dell’Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI è l’introduzione che precede i sei capitoli nei quali si sviluppa il documento. In essa sono esposti i fondamentali riferimenti cui attingere per comprendere il senso dell’Enciclica e di cui, in ogni caso, nessun autentico credente potrebbe fare a meno.

I passaggi sottolineati sono pochi ma essenziali. Interessante è altresì il legame indissolubile che il Papa indica tra Verità, Carità e libertà, oppure il muto e bidirezionale rapporto tra Carità e Verità. Non sono certamente giochi di parole o eleganze stilistiche, ma aspetti sostanziali che preparano il terreno ad ulteriori e più acuti approfondimenti.

La verità è una persona, Gesù. La Carità nella Verità, ovvero inserita in un preciso orizzonte di riferimento che è la persona stessa del Figlio di Dio, è una forza propulsiva e straordinaria che sostiene il vero e pieno sviluppo dell’intera umanità, verso l’esercizio di un’autentica libertà e la conquista della felicità.

Giustizia e pace sono le coordinate di fondo di tale sviluppo e queste sono i frutti immediati e duraturi di una carità che sa attingere alla Verità. La Carità, ricorda il Papa, ha origine in Dio, esercitando quindi la carità l’uomo trova la Verità e ciò gli consente di maturare un’altra consapevolezza, il proprio progetto di vita, la “propria” verità che Dio stesso rivela all’uomo, un progetto che l’uomo può liberamente abbracciare. Ecco quindi che carità, verità e libertà sono aspetti diversi di un’unica dimensione vitale per l’uomo, la sua felicità, quella piena e vera. Così le parole del Papa: «Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pienezza: in tale progetto infatti egli trova la sua verità ed è aderendo a tale verità che egli diventa libero (cfr Gv 8,22)» (Introduzione alla “Caritas in Veritate”).

La Carità e la Verità non abbandonano mai l’animo umano come mai cessa nell’uomo il perenne confronto con le sue povertà, i suoi limiti e le alte vette che egli stesso è in grado di concepire. Il senso e il valore della ricerca e dell’esperienza della relazione con Gesù hanno in questo confronto la propria ragion d’essere: Egli «(…) purifica e libera dalle nostre povertà umane la ricerca dell’amore e della verità e ci svela in pienezza l’iniziativa di amore e il progetto di vita vera che Dio ha preparato per noi».

La carità è tutto per la Chiesa, perché Dio è carità, è tutto per l’uomo ed è tutto anche per la società in cui l’uomo vive. A maggior conferma di una tale impostazione, il Pontefice afferma che «La carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa. (…) dà vera sostanza alla relazione personale con Dio e con il prossimo; è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici». Purtroppo la carità rischia di essere svuotata del suo senso autentico se non viene messa in stretto rapporto con la Verità, tanto da essere estromessa dal vissuto etico della comunità. Se quindi la Verità va cercata e trovata nell’esperienza d’amore, la carità «(…) a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità. In questo modo non avremo solo reso un servizio alla carità, illuminata dalla verità, ma avremo anche contribuito ad accreditare la verità, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel concreto del vivere sociale. Cosa, questa, di non poco conto oggi, in un contesto sociale e culturale che relativizza la verità, diventando spesso di essa incurante e ad essa restio». Accreditare la verità è quanto attende ogni credente. Nei contesti economici, giuridici e culturali in cui ogni credente vive e opera, esercitare la carità è il nodo fondamentale della fede in Cristo, soprattutto quando, come oggi, si dichiara l’irrilevanza della carità «(…) a interpretare e a dirigere le responsabilità morali» Ecco quindi un altro importante messaggio sul quale occorre riflettere: la carità conduce alla Verità, accompagna l’uomo verso la comprensione di se e al vivere in pienezza la sua libertà, funge anche da punto di riferimento per lo sviluppo e la comprensione delle problematiche morali che interrogano l’uomo. Può quindi vivere l’uomo senza carità ?