21 marzo, Rieti partecipa alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il 21 marzo di ogni anno si celebra la, meglio conosciuta come Giornata contro le mafie, arrivata quest’anno alla sua XXIII edizione e promossa dall’associazione Libera di Don Luigi Ciotti.

Nel primo giorno di primavera, oltre al risveglio della natura si cercherà di risvegliare le coscienze.

Un’occasione per ricordare coloro che sono stati uccisi per mano delle organizzazioni malavitose: in quattromila luoghi sparsi in Italia, Europa e America Latina si leggeranno gli oltre 950 nomi delle vittime innocenti . E’ un momento per non dimenticare le loro battaglie, per chiedere giustizia e dignità per i famigliari, il 70% dei quali non conosce ancora la verità.

«Questo è un progetto che scava nella memoria e soprattutto mira all’impegno – spiega Don Ciotti – non è solo un evento “contro”, serve per costruire le coscienze, la cultura e l’educazione. Abbiamo bisogno di una memoria viva in un periodo in cui l’ignoranza e la manipolazione del passato rischiano di farci diventare un paese prigioniero del presente e senza prospettive».

Tra le vittime di quei proiettili ci sono, tra gli altri, Incoronata Sollazzo e Maria Incoronata Ramella, morte per mano del caporalato, l’albanese Hyso Telharaj, ucciso a 22 anni perché si era rifiutato di cedere parte dei suoi guadagni, e il funzionario pubblico Francesco Marcone, rimasto ucciso il 31 marzo 1995.

Oggi sua figlia è vice presidente di Libera: «Foggia non è sotto i riflettori dei media, ma qui si uccide, e l’ultima vittima è stata la sarta di Bitonto, colpita da un proiettile vacante», dichiara la Marcone.

La Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime, con momenti di riflessione e approfondimento. Insieme per ricordare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie con la lettura dei loro nomi e per farsi portavoce di una richiesta di verità e giustizia.

Per sottolineare non solo simbolicamente ma anche per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.

Rieti neppure quest’anno mancherà all’appuntamento.

La manifestazione con la collaborazione del Comune di Rieti, Chiesa di Rieti e Coop Centro Italia, si articolerà con il ritrovo, mercoledì 21 marzo, in Piazza Mazzini alle ore 9,00 per proseguire in corteo in Viale Ludovico Canali, Via Cintia per giungere in Piazza Beata Colomba-Chiesa di San Domenico.

Interverranno monsignor Domenico Pompili Vescovo di Rieti, Antonio Mannoni Questore di Rieti, don Antonio Mastantuono vice assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, Umberto Ronga collaboratore con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, e modererà l’incontro Fabio Zavattaro giornalista e scrittore.

Nell’ambito della manifestazione ci saranno momenti artistici con l’esibizione musicale dell’Istituto Alberghiero di Rieti, Liceo Musicale Elena Principessa di Napoli e il balletto della scuola Cygni Arades.

Parteciperanno tutte le scuole di Rieti e Provincia di ogni ordine e grado, l’evento è aperto a tutti.